(Teleborsa) - Il 2015 sarà l'anno che segnerà l'uscita dalla crisi? Se lo chiedono in molti, ma l'ottimismo sembra permeare il settore immobiliare, uno dei più colpiti dalla recessione. Continuano infatti ad arrivare timidi segnali di speranza, come segnalato dal
recupero registrato dal settore edile a dicembre.
Nuovo ottimismo viene alimentato dall'andamento nel III quadrimestre dell'indice Fiups, una sintesi del sentiment degli operatori, che sale da 18 a 19,5 punti.
Rispetto a qualche mese fa, dunque, salgono "notevolmente" le aspettative registrate dall'Osservatorio che è basato sull'indagine elaborata dall'Università degli Studi di Parma, in collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare, sulle percezioni di circa duecento operatori del mercato immobiliare.
L'aumento riflette in particolare l'aumento degli
investimenti sul mattone, specie quelli degli investitori istituzionali, e
l'accorciamento dei tempi di vendita degli immobili. Secondo una buona fetta di intervistati, l'
attività migliorerà nei prossimi mesi (lo sostiene il 50,7%) e solo il 7% pensa ad un ridimensionamento. Tanto è alto l'umore che
c'è chi pensa già di assumere nuovo personale (32,8%).
Tra le regioni italiane che presentano le
migliori opportunità di acquisto, brillano quelle del
Nord Est, sia nel residenziale che nell'industriale e alberghiero.
Effetti positivi sui prezzi potrebbero derivare dall'Expo. Al Centro,
Roma desta l’interesse per le residenze ( 47% degli intervistati), mentre va leggermente meglio il Sud per il 17,65% degli operatori, che considerano redditizio soprattutto il settore degli hotel.
Un effetto positivo