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Lavoro, con il Job Act si scommette su una ripresa da subito

Economia, Welfare
Lavoro, con il Job Act si scommette su una ripresa da subito
(Teleborsa) - Grazie al Jobs Act si scommette su una ripresa del mercato del lavoro italiano ad inizio 2015, anche se sono già due mesi che il tasso di disoccupazione offre motivi di ottimismo.

Intanto, si moltiplicano i giudizi positivi sulla riforma del mercato del lavoro, che secondo a confederazione artigiana CGIA di Mestre, potrebbe produrre impatti positivi immediati. In assenza di dati statistici ufficiali, si fa riferimento alle ricerche di Unioncamere, che prospetta un recupero dell'occupazione già dal primo trimestre.

La periodica indagine di Unioncamere sulle previsioni occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi, riferita al primo trimestre di quest’anno, mostra infatti il saldo occupazionale positivo pari a +8.390 unità: a fronte di 209.680 lavoratori in ingresso ci dovrebbero essere 201.300 lavoratori in uscita. Niente a che vedere con i risultati emersi nell'indagine realizzata nello stesso periodo del 2014: un anno fa il saldo era addirittura negativo e pari a -14.500.

Il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi, pur ammettendo che "questi dati non hanno nessun rigore statistico", sottolinea che questo risultato permette di "testare lo stato d’animo delle imprese" che, a quanto pare, sembra meno negativo di qualche mese fa.

Bortolussi poi ammette che "non sappiamo se il previsto aumento della platea occupazionale sia dovuto alle misure previste dal Jobs Act, oppure sia da ricondurre alle agevolazioni contributive introdotte con la Legge di stabilità 2015, che dal primo gennaio consentono alle aziende che assumono un lavoratore con un contratto a tempo indeterminato di non versare alcun contributo previdenziale per ben tre anni. Sta di fatto che qualche segnale positivo comincia a fare capolino anche nel mercato del lavoro del nostro Paese".
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