(Teleborsa) - "Contro corruzione proposte governo: pene aumentate e prescrizione raddoppiata. E l'Autorità oggi è legge con presidente Cantone". Così il
premier Matteo Renzi con un tweet commenta l'emendamento presentato in Senato sul
Ddl anticorruzione.
Per il
Guardasigilli, Andrea Orlando il decreto legge ora all'esame della commissione Giustizia del Senato permetterà di "rispettare i tempi per l'Aula" poiché "è equilibrato, efficace e incisivo, colma le lacune" e "può mordere il fenomeno della corruzione".
Cosa prevede l'emendamento? I vertici di una società che "al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto" espongono "consapevolmente", "fatti materiali rilevanti" o li omettono
rischiano da 1 a 5 anni. Mentre resta inalterata la reclusione per le società non quotate, l'emendamento inasprisce invece le pene per le SPA, da 3 a 8 anni.
Soddisfatto il
presidente del Senato Pietro Grasso che commenta cosi: "Una buona notizia. Il famoso emendamento è arrivato, è una novità importante".
Slittano i tempi per l'approvazione del Ddl anticorruzione. L'esame in Aula del testo, previsto per oggi, slitta però alla prossima settimana. Il governo, infatti, ha presentato il suo emendamento sul falso in bilancio in Commissione Giustizia, ma il termine per i subemedamenti è stato fissato a mercoledì prossimo.