(Teleborsa) - La Grecia inizierà a discutere le
iniziative da adottare per aumentare la liquidità, necessaria per estinguere un
debito di oltre 2 miliardi di euro, in scadenza il prossimo venerdì.
Nell'impossibilità di accedere ai finanziamenti di salvataggio e con il mercato dei capitali bloccato, il
governo illustrerà i piani di emergenza che il Parlamento dovrà poi votare, che tra le altre cose prevede anche una
condono fiscale, da pagare prima del 27 marzo, quando la Grecia avrà bisogno di
soldi per pagare gli stipendi degli impiegati statali e finanziare le pensioni.
Il governo del primo ministro
Alexis Tsipras sta premendo per ottenere dai creditori dell'area dell'euro, dalla BCE e dal Fondo Monetario internazionale, un
ulteriore rilascio di fondi, oltre i 240 miliardi già finanziati e proprio oggi i ministri delle finanze valuteranno in una riunione appositamente indetta, lo stato di deterioramento delle finanze di Atene.
"Con il passare dei giorni i margini di manovra per arrivare ad una conclusione positiva si assottigliano sempre di più”, ha dichiarato
Theodore Pelagidis, partner alla Brookings Institution, società di ricerca indipendente.
"L'impressione è che non ci sia nessun piano A o piano B. Non c'è assolutamente nulla".
Il piano per aumentare le entrate governative, prevede che anche i
fondi pensione e gli enti pubblici, investano le proprie riserve presso la Banca di Grecia, acquistando titoli di Stato e pronti contro termine, oltre al trasferimento di 556 milioni di euro prelevati dal
fondo di ricapitalizzazione delle banche del paese allo Stato.
Il voto parlamentare su tali misure è previsto per domani.