(Teleborsa) - Dopo aver abbandonato il sogno di quotazione nell'autunno scorso a causa della volatilità dei mercati, il caffè
Segafredo riprova a portare in borsa fino al 30% del capitale del gruppo.
Massimo Zanetti Beverage Group S.p.A., a capo dell’omonimo gruppo, tra i leader a livello mondiale nella produzione, lavorazione e commercializzazione di caffè tostato e di altre tipologie selezionate di prodotti coloniali, rende noto che, nell'ambito del processo di quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. in data odierna ha richiesto a Consob l'approvazione del prospetto di offerta e quotazione.
"Il processo era stato sospeso in ottobre su consiglio dei nostri advisor, ora l'abbiamo ripreso e
vogliamo entrare in primavera, entro il 15 maggio", aveva
affermato un manager i primi di febbraio, spiegando che gli obiettivi della quotazione sono "preparare il gruppo per il futuro", oltreché "l'accesso al credito e la maggiore visibilità sul mercato".
La storia di Massimo Zanetti Beverage Group affonda le proprie radici nel tempo. Negli anni Settanta, Massimo Zanetti intraprese un lungo percorso che ebbe inizio con l’acquisto della torrefazione bolognese Segafredo e proseguì a partire dagli anni Ottanta e Novanta, con l’espansione delle operazioni all'estero, prima in Portogallo, Francia ed Austria e successivamente nel Sud America.