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Nucleare, accordo in bilico. Ira di Israele

Nucleare, accordo in bilico. Ira di Israele
(Teleborsa) - Trattative frenetiche in vista della scadenza del termine per un accordo sul nucleare, dopo il nulla di fatto durante l'ultimo incontro.

Entro il 31 marzo, l'Iran e i mediatori del cosiddetto gruppo dei "5+1" (Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Cina e Russia)
devono siglare l'accordo di massima. Ieri, il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif, si sono incontrati di nuovo, a Losanna, anche se non sembra sia stato raggiunto alcun compromesso.

A quanto si apprende, l’Iran sarebbe disposto a scendere a 6mila centrifughe nucleari per l’arricchimento dell’uranio e, a depositare in Russia, la gran parte delle sue scorte di uranio arricchito.

Di fronte alla prospettiva che, domani al tavolo di Losanna, si concretizzi il via libera al nucleare iraniano, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso preoccupazione per l'accordo definendolo "pericoloso” e sostenendo che “consentirà all’Iran di conquistare il Medio Oriente”. Per come sta emergendo, "questo accordo conferma tutte le nostre preoccupazioni e va anche oltre" ha dichiarato Netanyahu.






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