(Teleborsa) - La
Bank of Japan continuerà a supportare l'economia nipponica a suon di trilioni di yen, certa di poter centrare il target di inflazione al 2% in tempi più o meno stretti.
Non desta sorpresa il verdetto emesso dalla Banca Centrale del Giappone al termine del meeting di politica monetaria. Il Board ha
confermato infatti
sia l'attuale livello dei tassi di interesse
che l'ammontare annuale del quantitative easing (80 mila miliardi di yen, pari a 665 miliardi di dollari).
Tra gli otto membri del Comitato di politica monetaria solo uno, Takahide Kiuchi, ha invocato un ridimensionamento degli stimoli per i potenziali effetti negativi che potrebbero avere sui mercati.
Come detto, l'esito del meeting odierno era quanto mai scontato, se non altro a causa dell'inflazione a zero, zavorrata dalla debole ripresa dell'economia nipponica e dal
crollo dei prezzi del greggio.
Molti economisti sono pronti a scommettere su un aumento del programma di stimoli entro ottobre, anche se i banchieri centrali nipponici continuano a sperare in una inversione di trend innescata dall'aumento dei profitti societari e dei salari e dalle attese per una ripresa dei prezzi.