(Teleborsa) - Gli investitori stanno speculando su un effervescente rally del
dollaro e ci sono tantissime ragioni per le quali questo rally potrebbe continuare, dopo una breve fase di consolidamento.
C'è una domanda repressa per la valuta americana che è alla base di questi anni di apprezzamento perché il mondo è "strutturalmente short" sul dollaro, secondo l’ex economista del
Fondo Monetario Internazionale,
Stephen Jen.
Ci sono debiti sovrani e prestiti obbligazionari fuori dagli Stati Uniti per circa 9000 miliardi di dollari USA, molti dei quali dovranno essere ripagati in un futuro molto prossimo, come mostrano dati della Banca dei regolamenti internazionali mostrano.
Inoltre, le banche centrali che avevano ridotto le loro partecipazioni sul biglietto verde stanno iniziando a invertire la rotta, creando maggiore domanda per la ricostituzione di maggiori riserve valutarie, ridotte di circa il 60% dal 2011 e di oltre il 70% dagli inizi del millennio.
Così, i condizionamenti su flussi e riflussi generati dai cambiamenti di politica monetaria della Federal Reserve o per la pubblicazione di dati economici, possono essere sopraffatti da queste forze più grandi in grado, se messi in atto, di alimentare ulteriori apprezzamenti, secondo Stephen Jen, co-fondatore di SLJ Macro Partners e un passato come capo della ricerca valutaria a Morgan Stanley, oltreché ex economista dell’FMI.