(Teleborsa) - Mentre la
deflazione continua a rappresentare un grosso problema per molti paesi del mondo, nel
Regno Unito l'inflazione sembra tenere.
Nel mese di
marzo i prezzi al consumo inglesi sono rimasti invariati su base tendenziale, come nel mese precedente, risultando in perfetta linea con le attese del mercato.
Secondo l'
Office for National Statistics (ONS), la debolezza dell'inflazione deriva dal calo annuo dei prezzi dell'energia, del cibo e dell'abbigliamento.
Alcuni funzionari della
Bank of England (BoE) credono che difficilmente la deflazione possa colpire il regno Unito, nonostante in ben 19 paesi che utilizzano l'euro si sia registrata una flessione dei prezzi a marzo per il quarto mese consecutivo.
Su base mensile i prezzi al consumo, invece, sono risultati in aumento dello 0,2%, dopo il rialzo dello 0,3% di febbraio. Anche in questo caso il dato è uguale alle stime degli analisti.
Il prezzi al consumo
core (che escludono le componenti volatili come l'energia) evidenziano una crescita dell'1% dall'1,2% precedente.
A due velocità anche l'indice dei
prezzi al dettaglio (RPI), portatisi dall'1% allo 0,9% (consensus 1%) su base annua. Guardando al dato mensile si è verificato un aumento dello 0,2% dopo il +0,5% di febbraio ed il +0,3% del consensus.