(Teleborsa) - Terroristi militanti riconducibili all’
Isis, hanno rivendicato un
attentato a Jalalabad, il primo attacco da parte dell’organizzazione jihadista in
Afghanistan.
Il gruppo ha rivendicato la sua responsabilità per l'
esplosione che ha ucciso almeno 33 persone e il ferimento di almeno altre 100, sabato scorso. Lo avrebbe dichiarato Shahidullah Shahid, sedicente portavoce dello Stato islamico, in una e-mail.
L’agenzia France-Presse ha riferito in precedenza che il presidente afghano,
Mohammad Ashraf Ghani, aveva già anticipato che dietro l’attacco esplosivo suicida, ci fosse la mano dell’Isis. I combattenti talebani, per voce dell’esponente
Zabihullah Mujahid, hanno negato ogni loro qualsiasi coinvolgimento.
Le milizie jihadiste dell’Isis stanno combattendo in Siria, Iraq e Libia per rovesciare i rispettivi governi. Altri gruppi, tra cui
Boko Haram in Nigeria, hanno assicurato il loro sostegno allo Stato islamico per ampliare il loro raggio di influenza anche fuori dall’area mediorientale.
L'attentatore si è fatto esplodere fuori dalla sede della
New Kabul Bank a Jalalabad nella provincia di Nangarhar. Decine di persone erano in coda presso la filiale dell’istituto per incassare i loro salari.
Dopo l'attacco alla banca, la
polizia afghana ha recuperato e disinnescato altri due ordigni esplosivi, come riporta una nota del Ministero dell'Interno di Kabul.