(Teleborsa) - La
Banca di Russia ha dichiarato che l’
apprezzamento del rublo, guidato dal recupero dei prezzi petroliferi, il più forte di quest’anno per la valuta russa, è finito.
"Il guadagno del rublo a cui abbiamo assistito, legato alla forte ripresa del prezzo del petrolio, è terminato”, ha detto il Primo Vice Governatore della Banca di Russia,
Ksenia Yudaeva, in una conferenza tenuta stamattina a Mosca."Ora stiamo assistendo a una stabilizzazione."
I responsabili della politica monetaria russa, che lo scorso novembre hanno permesso al rublo di
fluttuare sul mercato dei cambi, hanno aumentato anche il tasso interbancario sul riacquisto di valuta estera per ben tre volte in meno di un mese. Mentre una moneta più forte sta aiutando a domare l'inflazione più veloce dal 2002, l'apprezzamento del rublo ha prodotto anche tagli indiretti al bilancio, riducendo i proventi delle esportazioni, con il governo che già prevede il più ampio deficit fiscale degli ultimi cinque anni.
Il rimbalzo del petrolio dal minimo di marzo si è fermato, dopo un sell-off che ha contribuito a far sprofondare il rublo del 46%.
Il prezzo del Brent, che ha un prezzo molto vicino all’Ural russo, principale miscela di esportazione, ha guadagnato Il 7,5%, rispetto al 13% per cento scontato dal rublo, attualmente la valuta più volatile del mondo.
“La volatilità del petrolio supera comunque quella del rublo”, ha detto
Yudaeva. “La volatilità della valuta rappresenta una seria minaccia per la stabilità finanziaria della Russia e in estate potrebbe scendere verso i livelli visti lo scorso autunno. Il livello di rischio per la stabilità finanziaria è ora notevolmente inferiore a quello di alcuni mesi fa", ha concluso la Yudaeva.