(Teleborsa) - I timori per una
possibile interruzioni delle forniture in Medio Oriente e le
speculazioni su possibili nuovi stimoli all'economia cinese mandano in orbita i prezzi del petrolio, con il
Brent che torna
sopra i 64 dollari al barile per la prima volta da inizio anno.
I
futures sul WTI in scadenza a giugno stanno viaggiando a 57,96 dollari al barile, con un incremento di 1,8 dollari, mentre il
derivato sul Brent, stessa scadenza, avanza di 2,17 dollari a 64,90 dollari al barile.
Il
PMI manifatturiero della Cina ha mostrato oggi una contrazione, aumentando le attese per nuovi interventi di stimolo da parte di Pechino. Cosa ben vista dagli investitori, visto che il Dragone è il secondo maggior consumatore di petrolio al mondo.
A supportare il mercato del greggio anche il
calo dell'output statunitense.