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La Fed non svela i suoi piani ma considera lo stop del PIL "transitorio"

Economia
La Fed non svela i suoi piani ma considera lo stop del PIL "transitorio"
(Teleborsa) - Non perde la calma la Federal Reserve, di rimando al pessimo dato sul PIL del 1° trimestre, che ha evidenziato una crescita di "zero virgola" ed è risultata sensibilmente sotto le attese.

Il FOMC, comitato di politica monetaria della banca centrale americana, non ha mostrato segni di preoccupazione, affermando che lo stop della crescita è "transitoria" e che gradualmente l'economia tornerà a crescere, anche se a passo modesto, "grazie ad opportune politiche accomodanti". Un'affermazione questa densa di significato, che lascia trionfare le cosiddette "colombe" della Fed, ovvero i banchieri più propensi a mantenere una politica accomodante e stimoli all'economia.

L'eventuale rialzo dei tassi di interesse, inizialmente previsto per il mese di giugno, era già slittato di un trimestre a dopo l'estate, ma certamente questi sviluppi daranno ragione ai più prudenti, mettendo a tacere i "falchi", che chiedevano a gran voce un ritiro degli stimoli al prima possibile, citando rischi inflazionistici. Ebbene, anche sotto questo profilo non vi sono segnali che appoggiano una stretta monetaria, giacché l'indice PCE che misura l'inflazione ha evidenziato un rallentamento.

Il braccio di ferro fra interventisti e attendisti dunque ha dato ragione ai secondi, spingendo il FOMC a confermare tassi compresi fra zero e 0,25%, laddove sono stati portati a dicembre 2008, durante una delle più gravi crisi dell'economia mondiale dopo la Grande Depressione.

Come ampiamente previsto dagli economisti, nulla si desume dallo statement (comunicato) ufficiale circa le mosse future, perché la strategia della Fed è ora quella di "giocare sull'effetto sorpresa", ottenendo i massimi benefici da una decisione inattesa. Da giugno in poi, ogni momento sarà adatto a cambiare il senso di marcia.
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