(Teleborsa) - Seppur sia sempre
traballante il cessate il fuoco tra le fazioni filo-russe e l’esercito regolare di Kiev,
l’Ucraina orientale è la testa di ponte del rublo, che sta
conquistando nuovi territori proprio attraverso le repubbliche separatiste.
A
Donetsk, la più grande città della zona di conflitto, i
supermercati hanno aperto i registratori di cassa solo ai rubli, per servire i combattenti in mimetica in fila insieme ai pensionati.
Sugli
autobus sono stati installati distributori di biglietti con la conversione in valuta russa. Anche i
lavoratori delle stazioni di servizio per carburanti sono pagati in rubli. Non ci sono problemi nemmeno nei
negozi, tutti accettano di rubli.
L’
uso strisciante del rublo mostra come le regioni in difficoltà stiano scivolando via dalla stretta del governo, anche se un accordo di pace mediato dalla Germania, Francia e Russia impone che la nazione, che conta oltre 40 milioni di abitanti, rimanga territorialmente integra.
"Il crescente utilizzo del rublo è un ulteriore
segnale di come la Russia voglia di fatto acquisire la sovranità sul territorio controllato dai separatisti”, ha dichiarato
Cliff Kupchan, presidente Eurasia Group a New York. "Se le parti rafforzeranno la tregua, cosa improbabile, forse verranno utilizzati sia la grivna ucraina, sia il rublo. In caso contrario, circolerà solo il rublo”.