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MPS torna in utile e aggiorna il Piano. Viola va avanti con il "risanamento"

Economia
MPS torna in utile e aggiorna il Piano. Viola va avanti con il "risanamento"
(Teleborsa) - Banca Montepaschi torna in utile. Il primo trimestre del 2015 si è chiuso con un utile netto di 72,6 milioni di euro, che si confronta con una perdita di circa 174 milioni di euro registrata nello stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato operativo è pari a 614 milioni, pari a una crescita del 63,7% rispetto ai 298 milioni dell'analogo periodo del 2014, dopo che il Gruppo ha contabilizzato rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti per circa 468 milioni di euro, sostanzialmente sugli stessi livelli dell’analogo periodo dell’anno precedente, e rettifiche su attività finanziarie per 14 milioni (erano 145,2 milioni nel 2014.

I ricavi sono ammontati a 1,26 miliardi, con un incremento del 32,2% sullo stesso periodo dell'anno scorso, grazie alla solida performance delle commissioni nette (+9,3% a 443 milioni) ed ai segnali di recupero del margine d'interesse (+0,2% a 612 milioni).

Il CdA di MPS ha anche effettuato un aggiornamento del Piano industriale, che prevede un utile netto di 880 milioni nel 2018. Sostanzialmente confermati i target di redditività: ricavi +4,8% medio annuo ed oneri operativi -2,2% annuo. Il Common Equity Tier 1 ratio è atteso al 12% al 2018. Il piano si impernia sull'obiettivo di efficientamento dei costi e di recupero della produttività, mentre non si escludono possibili operazioni di natura straordinaria (mergers & acquisition) un chiari riferimento ai movimenti indotto dalla riforma delle banche popolari.

"Il ritorno all’utile nel 1° trimestre del 2015, ottenuto in un contesto di nuove e più severe regole europee, conferma che il nostro piano industriale produce i primi effetti positivi", ha commentato l'Ad Fabrizio Viola a margine del bilancio.

Il numero uno della società, che oggi è in conference call con gli analisti finanziari, ha parlato stamattina dell'aumento di capitale da 3 miliardi pianificato dall'Istituto senese, confermando che dovrebbe partire a maggio, ma che deve in ogni caso essere "sottoposto all'autorizzazione della BCE" quale organo di vigilanza unico.

"Lo scopo primario dell'aumento - ha sottolineato il banchiere - è quello di ripagare completamente quel miliardo e 100 rimanente di nuovi strumenti finanziari (Monti Bond)".
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