(Teleborsa) - L'
Unione Europea stringe il cerchio sul
tema dell'immigrazione, anche se sono già tante le
perplessità sulla strategia da adottare.
Mercoledì approderà sul tavolo della Commissione UE l'Agenda per l'immigrazione messa a punto dai tecnici che prevede, tra i vari punti,
aiuti ai Pesi di origine e transito dei migranti, lo
stretto controllo delle frontiere da cui partono i barconi,
missioni di sicurezza e difesa contro scafisti e trafficanti di uomini (e qui entrerebbe in gioco l'ONU) e l'
obbligo di
ospitalità dei profughi in base ad un meccanismo di quote.
Ed è proprio
quest'ultimo punto a suscitare più perplessità. Secondo il piano UE, ogni Stato membro avrà l'obbligo di accettare la propria quota di migranti. Tra i requisiti per stabilire le quote vi sono PIL, ricchezza del Paese, disoccupazione, numero di asili già concessi, densità di popolazione ecc...
Non sono in pochi a ritenere che questo meccanismo porterà
non pochi problemi all'Italia. Per esempio perché la Penisola dovrà dotarsi di strutture atte a ospitare i profughi fino a quando i "tecnici" inviati da Bruxelles non ne avranno appurato lo status di rifugiati politici e stabilito la meta di destinazione.
Inoltre il
dovere d'accoglienza scatterà solo nel caso di quanti hanno realmente i requisiti per ottenere l'asilo politico, che si stimano essere al momento non più del 30% della popolazione. Cosa ne sarà degli altri immigrati sbarcati in Italia?
Intanto
oggi l'Alto rappresentante della politica estera
Federica Mogherini illustrerà l'Agenda per l'immigrazione al
Consiglio di Sicurezza dell'ONU che, come detto, dovrebbe partecipare alle missioni di sicurezza.