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QE, Vegas lancia l'allarme bolla: "sul mercato c'è enorme liquidità"

Economia
QE, Vegas lancia l'allarme bolla: "sul mercato c'è enorme liquidità"
(Teleborsa) - L'enorme liquidità affluita sui mercati dopo il lancio del quantitative easing della Banca Centrale Europea ha aumentato il rischio di bolle speculative.

A lanciare l'allarme è il Presidente della Consob, Giuseppe Vegas, secondo il quale "l'enorme liquidità affluita sui mercati borsistici ha contribuito a innalzare in maniera repentina il valore dei corsi azionari e, in particolare, la crescita del rapporto prezzo/utili potrebbe rappresentare un segnale di rischio circa la possibilità che si formino bolle speculative", come sottolineato nell'incontro annuale con il mercato finanziario.

Ovviamente il piano di stimoli produrrà anche effetti molto positivi perché il QE ha determinato un calo senza precedenti dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli pubblici che ridurrà la spesa per il servizio del debito e renderà più agevole la realizzazione delle misure di contenimento del deficit da parte dei paesi con maggiori squilibri di finanza pubblica", ha poi aggiunto.

Non solo: l'intervento della BCE "ha consolidato le attese di una possibile rapida inversione della fase ciclica e ha fortemente attenuato la percezione del rischio sovrano, soprattutto per i Paesi periferici dell'Eurozona" ma resta "il timore di possibili effetti di contagio derivanti dalle rinnovate tensioni in Grecia".

Vegas ha poi esortato a dare corso anche ad un progetto di unione dei mercati di capitali dopo l'unione bancaria, perché in questo modo l'Europa diventerà realmente competitiva, e espresso dubbi sull'opportunità di introdurre troppi vincoli sul capitale delle banche perché potrebbero rappresentare un freno all'economia, portando ad una contrazione dell'attività produttiva.

Sempre a proposito di banche, il numero uno della Consob è intervenuto sulla proposta UE di regolamento sulla separazione tra banca commerciale e banca di investimento che prevede che le banche che superano determinate soglie dimensionali, o comunque quelle a rilevanza sistemica, non possono effettuare operazioni di negoziazioni in conto proprio su strumenti finanziari, spiegando che si tratta di una riforma molto importante ma con potenziali ricadute negative sui sistemi bancari nazionali.


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