(Teleborsa) - La
Russia ha accusato "forze esterne" di fomentare la crisi politica che sta montando nella
Repubblica di Macedonia, dopo che il primo ministro dello stato balcanico e il suo rivale dell’opposizione si sono incontrati a Strasburgo per tutta la notte, per allentare la tensione nel paese.
Il
leader dell'opposizione macedone, Zoran Zaev, chiede che il governo del
premier Nikola Gruevski si dimetta per presunto
abuso di potere usato per innescare allarme nel paese in tema di sicurezza, dopo uno scontro mortale con i ribelli albanesi accaduto nelle zone di confine.
“La crisi è guidata dall'estero”, ha detto il
ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Mosca, raccogliendo l'eco di accuse contro gli Stati Uniti e l'Unione europea, che avrebbero contribuito a rovesciare i governi della ex sfera di influenza sovietica.
"Siamo molto preoccupati per gli eventi macedoni, che crediamo siano gestiti dall’esterno”, ha detto Lavrov. "E' molto triste, oltreché pericoloso, che a minare il governo di Gruevski venga impropriamente usata la giustificazione albanese”.