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Il mercato immobiliare torna a crescere dopo sette anni in negativo

Economia
Il mercato immobiliare torna a crescere dopo sette anni in negativo
(Teleborsa) - Dopo sette anni in negativo, torna a crescere il mercato italiano delle abitazioni residenziali che, nel 2014, sui rogiti effettivamente registrati nell’anno, mostra un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente.

E' la fotografia scattata dall'Osservatorio del mercato immobiliare sul settore residenziale pubblicato dall'Agenzia delle Entrate in collaborazione con l'ABI che tuttavia invita a "interpretare con cautela" il segnale positivo perché "influenzato" dagli effetti fiscali della modifica dell’imposta di registro intervenuta dal 1° gennaio del 2014 che ha portato a rogitare acquisti, di fatto compiuti sul finire del 2013, nei primi mesi del 2014.

Le compravendite di immobili a destinazione abitativa nel 2014 sono state 421mila, ancora al di sotto dei valori registrati alla fine degli anni ‘80.

Focus sulle grandi città. Il mercato residenziale nelle otto principali città italiane mostra, nel 2014, una ripresa più accentuata, sempre al lordo dell’effetto fiscale, rispetto alla media nazionale. Le migliori performance si registrano a Bologna (+18,5%), Genova (+15%), Roma (+13,9%) e Firenze (+13,3%); seguono Torino (+5,4%), Milano (+5%) e Palermo (+4%). Unica grande città a mantenere il segno negativo è Napoli, con il 3,7% di compravendite in meno rispetto al 2013.

Gli italiani e il mutuo. Le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842 (+12,7% su base annua), con il maggior numero di compravendite registrate al Nord-Ovest (36%) e al Centro (22,5%). Il capitale complessivo erogato mostra un incremento del 10%, toccando quota 19,3 miliardi di euro, ma cala il capitale unitario, che scende di circa 3 mila euro, passando dai 122mila euro del 2013 ai 119 mila del 2014. Il calo dei tassi d’interesse e del capitale unitario erogato ha portato ad una diminuzione generalizzata della rata mensile, che è passata, in media nazionale, dai 682 euro del 2013 ai 631 euro del 2014.
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