(Teleborsa) - I dati sull'
attività manifatturiera mostrano una
modesta accelerazione del tasso di espansione del settore dell’Eurozona.
L’indice finale destagionalizzato
Markit PMI si è attestato a 52,2, uguale quindi al
valore più alto in dieci mesi di marzo, ma appena al di sotto della stima flash di 52,3. Spagna (55,8), Paesi Bassi (55,5) e Italia (54,8) hanno registrato i risultati migliori. Germania (51,1) e Austria (50,3) hanno osservato modeste espansioni mentre la Francia continua a contrarsi (49,4).
Estendendo l’attuale sequenza di crescita a 23 mesi, aumenta ancora una volta a maggio la
produzione manifatturiera. Migliorano i tassi di crescita dei
nuovi ordini e delle
esportazioni (incluso il commercio intra eurozona), suggerendo come la crescita della produzione durante i prossimi mesi dovrebbe essere sostenuta.
I nuovi ordini generali e quelli destinati al mercato estero sono aumentati al tasso più veloce in più di un anno.
La maggiore domanda ha incoraggiato le imprese ad assumere più personale, provocando quindi il nono aumento dei livelli occupazionali consecutivo su base mensile. L’ultimo aumento in parte è dovuto all’espansione del lavoro inevaso.
“I dati finali del PMI hanno riportato valori leggermente al di sotto della stima flash, segnalando comunque come i manifatturieri della zona euro si stiano godendo la loro migliore ondata di crescita in un anno" ha commentato
Chris Williamson, Chief Economist presso Markit aggiungendo che l’indagine ha indicato una "crescita industriale" ad un tasso trimestrale di circa lo 0,5% e quest’ultima espansione dovrebbe "stimolare il PIL durante il secondo trimestre", equiparando forse la crescita dello 0,4% osservata durante i primi tre mesi dell’anno.