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Scuola, fiaccolate in tante città contro il preside con i "superpoteri"

Economia, Welfare
Scuola, fiaccolate in tante città contro il preside con i "superpoteri"
(Teleborsa) - È sempre più ferma la protesta di chi opera nella scuola contro la riforma.

Domani le piazze delle principali città italiane si riempiranno ancora una volta di manifestanti per chiedere che il disegno legge sulla scuola "cambi faccia e contenuti", ad iniziare "dall’illogico stop all’assunzione di tanti docenti e Ata precari, all’introduzione di un dirigente scolastico sempre più manager e meno preside, di un contratto fermo da sei anni e dei pochi fondi indirizzate alle scuole che andranno a premiare la fedeltà ai capi d’Istituto di appena il 10 per cento di lavoratori".

Così il sindacato della scuola Anief che citando la rivista specializzata Orizzonte Scuola ricorda come “i superpoteri dei dirigenti scolastici", previsti nella riforma, siano al centro del dibattito che sta "infiammando" la politica italiana in questi giorni: il dirigente deciderà l'indirizzo del POF triennale, sebbene verrà elaborato dal Collegio dei docenti, deciderà a chi distribuire i premi, sebbene su criteri decisi dal "Comitato di valutazione", sceglierà i propri collaboratori e i docenti della scuola diretta sulla base dei curriculum. "Un potere non indifferente che la maggioranza ha intenzione di mitigare attraverso la valutazione dei dirigenti scolastici. La valutazione determinerà il loro stipendio”.

Tuttavia, spiega l'Anief, “mentre il dirigente avrà diretto controllo sull'operato dei docenti, il loro sarà giudicato da verifiche esterne grazie all'azione degli ispettori". Quanti sono questi ispettori? Al momento parliamo di 70 ispettori per tutte le scuole d'Italia, che saranno potenziati, grazie al testo della riforma, con l'aggiunta di 100 nuove assunzioni straordinarie. Per un totale di 170 ispettori. Considerando che i docenti in Italia sono 8.094, ogni ispettore dovrà ispezionare 47,61 dirigenti a testa”.

"E' bene che i senatori delle Commissioni di Palazzo Madama, chiamati in queste ore ad esaminare 1.960 emendamenti, di cui trenta dell’Anief, si rendano conto di questa incongruenza e degli altri numerosi limiti contenuti nel disegno di legge con cui si intende revisionare la scuola". Così Marcello Pacifico, presidente Anief, che avverte "i sindacati, per la prima volta dopo tempo immemore, si presentano compatti per scioperare anche nei giorni degli scrutini".
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