(Teleborsa) -
Prende vita il Piano industriale di ACEA, che è stato approvato oggi dal CdA. Il piano quinquennale, che copre il periodo dal 2015 al 2019, si focalizza sulla
costante crescita dei business regolati (acqua e luce), che continueranno a generare circa il 75% dell'EBITDA, ma anche sullo
sviluppo delle attività di trattamento rifiuti, con un'attenzione particolare all'efficienza operativa ed organizzativa.
I target indicano una crescita dell’
EBITDA a 864 milioni di euro nel 2019 (+20% rispetto al 2014),
investimenti per 2,3 miliardi di euro, un ROIC (remunerazione investimenti) pre-tasse al 2019 pari a circa il 12% ed un capitale Investito Netto di 4,2 miliardi di euro.
“Il Piano Industriale 2015-2019 disegna la nuova ACEA che vogliamo costruire nei prossimi anni", ha commentato il Presidente
Catia Tomasetti, cui ha fatto eco l'Ad
Alberto Irace, affermando s tratta di un piano con
"obiettivi chiari e conseguibili" ed "orientato alla creazione di valore". Un piano che poggia sulla
solidità finanziaria e su delle
efficienze "ricorrenti" già individuate pari a circa 30 milioni, che salitanno a 70 nell'arco del piano.
Catia Tomasetti ha anche voluto mettere l'accento sull'aspirazione del nuovo management di "fare dell’innovazione tecnologica il principale punto di forza" della società.
"ACEA sarà in Italia la prima Multiutility interamente digitale: Acea 2.0", ha ricordato il Presidente, aggiungendo "questo ci consentirà di rivoluzionare in breve tempo il modo in cui eroghiamo servizi alle nostre comunità di riferimento. La qualità del servizio è e deve essere la nostra missione principale”.