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Grecia, la palla è di nuovo nelle mani della Merkel e di Hollande

Economia
Grecia, la palla è di nuovo nelle mani della Merkel e di Hollande
(Teleborsa) - La Grecia ha ritirato le concessioni fatte ai suoi creditori nell’ultima sua proposta fatta ieri mattina, ponendo le basi per un altro tentativo di portata istituzionale in capo al cancelliere tedesco Angela Merkel e al presidente francese Francois Hollande, per cercare di rompere la situazione di stallo tra Atene, da una parte e l’Unione Europea, la BCE e il FMI, dall’altra.

Con una relativa tranquillità finanziaria in essere fino al 30 giugno, il primo ministro Alexis Tsipras avrà quindi tempo per trattare ancora con i leader delle due maggiori economie della zona euro, oggi a Bruxelles. Ovviamente, i fondi di salvataggio restano off limits, a meno che Tsipras non raggiunga un accordo con i creditori.

I colloqui si stanno intensificando e continueranno a svolgersi anche l’11 giugno, dopo il primo giorno del vertice UE-Celac, tra i leader dell'Unione Europea e dei paesi latino-americani. Questo perché la lotta per mantenere solvibile il paese più indebitato d'Europa non ha più molto tempo a disposizione.

Anche il coinvolgimento diretto della Merkel e di Hollande, ben oltre il ruolo dei ministri delle finanze, identifica il carattere di urgenza di una definitiva risoluzione.

"Vogliamo che la Grecia di rimanga nell'euro, ma se questo è realizzabile dipende interamente dalla Grecia stessa”, ha detto Volker Kauder, leader del blocco di partito della Merkel in Parlamento. "Le condizioni devono essere soddisfatte per intero".

L’ultima proposta della Grecia, presentata ieri, non soddisfaceva gli obiettivi di budget che Tsipras ha concordato in un incontro avuto il 3 giugno con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker e che la Grecia stessa non aveva contestato negli incontri successivi con le istituzioni creditrici.
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