(Teleborsa) -
Crescita esponenziale delle tasse locali negli ultimi vent'anni, ma non per iniziativa degli Enti locali, quanto per scelte operate dal governo. Il
contributo alla crescita delle entrate pubbliche derivanti dai tributi locali è pressoché
raddoppiato dall'11,4% del 1995 al 21,9% del 2014. Lo ha sottolineato la
Corte dei Conti nel rapporto annuale sulla Finanza pubblica 2015.
Secondo i giudici contabili, è ancora
carente ed incompleto il processo di decentralizzazione finanziaria, da un meccanismo di finanza derivata ad una vera e propria autonomia finanziaria, così come, un "duraturo controllo sulle dinamiche di spesa" non può più prescindere da una
riscrittura del patto sociale e dalla riorganizzazione dei servizi di welfare.
Per la Corte, un contesto macroeconomico espansivo sarà cruciale per ridurre la pressione fiscale, considerata la
"difficoltà di realizzare pienamente un programma di spending review".