(Teleborsa) - La
Banca Centrale norvegese ha tagliato i tassi di interesse al minimo storico dicendo che questa
mossa si è resa
necessaria per facilitare ulteriormente la politica economica, al fine di
evitare una recessione del più grande produttore di petrolio dell'Europa occidentale.
Il tasso sui depositi overnight è stato ridotto di 25 punti base, all'1%. La banca centrale del paese scandinavo segnala poi che un altro taglio potrebbe arrivare a settembre.
"L'attuale valutazione delle prospettive per l'economia norvegese suggerisce che
il tasso di riferimento può essere ridotto ulteriormente nel corso dell'autunno", ha detto il
governatore Oeystein Olsen, in un comunicato diramato oggi.
Dopo allentamento della politica monetaria attuato lo scorso dicembre, per ridurre i rischi seguiti al calo dei prezzi del greggio, Olsen ha mantenuto i tassi invariati in marzo e maggio, ma aveva già segnalato la concreta possibilità di un taglio entro giugno e così è stato.
Il rallentamento economico seguito al calo del petrolio non riguarda solo la Norvegia, ma coincide con una situazione simile nelle regioni limitrofe, che potrebbero rispondere con manovre analoghe sui tassi.
La Banca centrale europea sta comprando debito per iniettare liquidità nel sistema, mentre i responsabili della politica monetaria di Svezia e Danimarca, hanno tagliato i relativi tassi ben sotto lo zero.
"Vediamo un rallentamento che sta incidendo troppo sulle industrie petrolifere e questo può spingere al rialzo il tasso di disoccupazione”, ha detto Frank Jullum, capo economista per la filiale norvegese della Danske Bank, poco prima che la Banca di Norvegia intervenisse sui tassi. “La crescita in Norvegia inizierà a stabilizzarsi alla fine di quest'anno”.