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Corporate America: chi compra e chi rifiuta

Economia
Corporate America: chi compra e chi rifiuta
(Teleborsa) - La Corporate America si conferma vivace dal fronte M&A, anche se oggi a dominare il panorama delle fusioni e acquisizioni sono soprattutto i rifiuti.

Nel comparto delle assicurazioni sanitarie, Cigna ha respinto l'offerta da 47,5 miliardi di dollari (53,8 miliardi inclusa l'assunzione di debito) arrivata dalla rivale Anthem.

Quest'ultima sabato aveva messo sul piatto 184 dollari per azione, di cui il 31,4% in azioni e il 68,6% in contante. Si tratta della terza offerta (la precedente era pari a 175 dollari per azione), e anche questa è stata rispedita al mittente.

Cigna, in una lettera alla rivale, si è detta "profondamente delusa" in quanto l'offerta è inadeguata.

A dare il due di picche anche il gigante del gas William Cos, che sempre sabato ha rifiutato una proposta da 48 miliardi di dollari senza tuttavia fare il nome del pretendente.

Non tutti tentativi di mergers & acquisition sono andati male, comunque. Sequential Brands, gruppo del licensing nel settore retail specializzato in acquisizioni, ha rilevato Martha Stewart Living Omnimedia, l'impero mediatico della cucina e del bon ton, per 6,15 dollari per azione, ovvero circa 353 milioni di dollari.
L'offerta è per metà in contante e metà in titoli. Sequential compra marchi e li offre in licenza a produttori. Di recente ha rilevato il 50% di William Rast di Justin Timberlake e il brand di Jessica Simpson. Martha Stewart, che oggi ha 73 anni, ha guidato la sua società, fondata nel 1997 e che ha un valore di mercato di 290 milioni di dollari, durante un lungo periodo di crescita, interrotto però da uno scandalo nel 2004, legato a una vendita di azioni che ha portato in carcere la Stewart per cinque mesi per insider trading. La fondatrice resterà comunque "un azionista importante" della nuova società nata dalla fusione, avrà un posto nel Consiglio di Amministrazione e "continuerà a essere parte integrante del brand che ha fondato", con la carica di direttore creativo.

Humana, invece, secondo il Wall Street Journal, potrebbe presto ricevere un'offerta da Aetna.
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