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Putin fa la voce grossa. Prorogato l’embargo sui prodotti alimentari UE

Economia
Putin fa la voce grossa. Prorogato l’embargo sui prodotti alimentari UE
(Teleborsa) - Il presidente russo, Vladimir Putin fa la voce grossa e annuncia di voler prorogare di un anno l’embargo sui prodotti alimentari provenienti dall’Unione Europea.


La decisione di Putin viene definita "la risposta alla proroga delle sanzioni" da parte di Bruxelles.
"Il fine - ha detto Putin in una riunione con il Governo - è quello di garantire la sicurezza della Russia". L’embargo su una lista di prodotti agroalimentari europei era stato deciso da Mosca nell'agosto scorso dopo le sanzioni europee, imposte nel luglio del 2014 che andavano a colpire molti settori: dalla difesa, all'energia per arrivare al sistema bancario russo. Le sanzioni varate dopo che la Crimea è stata annessa a Mosca.

Una decisione quella del presidente russo che suscita l'allarme di Coldiretti che spiega: "la decisione di Vladimir Putin di prorogare di un anno l'embargo sui prodotti alimentari in risposta all'estensione delle sanzioni nei confronti della Russia dimezza le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani.

La decisione verrà ratificata lunedì e non è chiaro - sottolinea la Coldiretti - se la lista dei prodotti proibiti sarà estesa ad altri prodotti come conserve di pesce, prodotti caseari derivati da grassi vegetali", fiori e dolciumi secondo alcune indiscrezioni delle autorità locali. Le esportazioni agroalimentari dell’Italia sono praticamente dimezzate (-51,1%) nei primo trimestre del 2015 ma sono del tutto azzerate per l’ortofrutta, i formaggi e la carne e derivati.

L’impossibilità di esportare sul mercato russo provoca per molti prodotti alimentari una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori.

Il danno maggiore che rischia di durare negli anni è determinato pero’ dal fatto che lo stop alle importazioni ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dai salumi ai formaggi con la produzione casearia russa di formaggio che nei primi quattro mesi del 2015 ha registrato infatti un sorprendente aumento del 30% e riguarda anche imitazioni di mozzarella, robiola o parmesan. La conferma viene dal Padiglione Russo all’Expo dove verso il termine del percorso nella sala dedicata al Tatarstan ci sono formaggi molti dei quali richiamano all'Italia ad esempio con il marchio.































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