(Teleborsa) -
Altra accettata per la Grecia, che si vede portare il rating ad un livello di default, quando ormai il Paese è già tecnicamente in fallimento:
il 30 giugno è scaduto un gruppo di prestiti concessi dal FMI per un valore di 1,6 miliardi, senza che alcun pagamento sia giunto a Washington. Nel frattempo,
l'UE ha deciso di attendere il fatidico referendum in Grecia, in calendario per domenica.
Questo ha spinto le
agenzie di rating ad intervenire, incorporando la più alta possibilità di default del debito di Atene, nel caso in cui i creditori dovessero esercitare il loro diritto al rimborso.
Questa volta è Moody's ad aver tagliato il ratng al livello Caa3, che starebbe ad indicare un default imminente.
Nello spiegare la decisione,
l'agenzia ha fatto riferimento anche al referendum, sottolineando che rappresenta un
rischio aggiuntivo che potrebbe pesare sui creditori privati.
La prima ad intervenire era stata l'agenzia Standard ad Poor's, che aveva deciso di tagliare il rating della Grecia da CCC a CCC-, seguita di lì appresso da
Fitch, che ha tagliato il rating della Grecia a CC da CCC.