(Teleborsa) - Quanto accaduto ieri in Grecia avrà un'eco più lungo di quanto si possa prevedere, con riflessi avvertibili non solo ad Atene, ma anche nel cuore dell'Europa.
Il NO proclamato dal popolo greco alla proposta di austerity europea, infatti, potrebbe rilanciare la
stagione dell'euroscetticismo, dando man forte a quei
Paesi che stanno lottando ancora contro il gioco del "parametri di bilancio" e minano l'Unione monetaria alle fondamenta.
Ne è un esempio la Gran Bretagna, che mira ad uscire dall'UE, ma anche
l'Austria potrebbe alzare una voce di dissenso nei confronti della moneta unica, dopo esser stata colpita da una profonda crisi, che non accenna a scemare come accaduto per i "cugini" tedeschi.
L'uscita dall'euro si è fatta oggi più concreta con una proposta di legge ad iniziativa popolare, che nei giorni scorsi ha raccolto un record di oltre
250 mila firme (mai accaduto nell'ultimo decennio).
In realtà,
il Parlamento austriaco ha la facoltà di accettare la proposta di legge così come rigettarla, ma in questo si aprirebbe la strada ad un
referendum, che costringerebbe il legislatore ad accettare la volontà popolare, visti gli
"illustri precedenti" (Catalogna, Scozia, Grecia).
Dell'euroscetticismo in Austria si parla pochissimo, non solo per le sue ridotte dimensioni geografiche, ma anche perché
nessuna forza politica ad oggi si è assunta l'onere di sostenere questo movimento di uscita dall'Euro. Anche la raccolta di firme è avvenuta spontaneamente, senza trovare supporto né in TV né sulla stampa nazionale, ma solo ad opera del
passaparola del comitato promotore.
Perché l'Austria vuole lasciare l'euro? I motivi sono tanti ed eterogenei: dai soldi dei contribuenti risucchiati dalla
speculazione delle banche, all'
austerity imposta da Bruxelles a carico di famiglie e pensionati, alle
scelte neoliberiste che avvantaggiano le grandi multinazionali (fra queste anche
l'accordo di libero scambio TTIP fra USA ed UE).
Se l'Austria dovesse lasciare l'euro, i contraccolpi potrebbero
disintegrare il progetto di unione economica-monetaria-politica portato avanti dalle Istituzioni europee, senza possibilità di ritorno...