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Saipem il mistero buffo del petrolchimico italiano

Economia, Finanza
Saipem il mistero buffo del petrolchimico italiano
(Teleborsa) - Saipem è il mistero buffo dell’industria petrolchimica italiana, nata nel 1959, facente parte della galassia ENI, è rimasta stritolata nei giochi geo politici legati alla costruzione di gasdotti e gli scandali della precedente dirigenza aziendale ENI. Dallo stato di torpore in cui è caduta l’azienda, una volta leader mondiale per la costruzione di oleodotti e gasdotti con commesse importanti, sembrano non esserci segnali di ripresa nemmeno dopo il cambio di management alla fine dello scorso aprile. Nel marzo di quest’anno, i vertici dell’azienda hanno confermato le attese di bilancio con una perdita di 230 milioni di euro, mentre nel precedente esercizio le perdite sono state di 159 milioni. I ricavi sono stati 12,8 miliardi di euro con un aumento dell’8,7%.

A pesare sui conti è stato anche il mutevole comportamento di Gazprom sul progetto South Stream che ha comportato per Saipem la perdita di contratti acquisiti ammontanti ad un valore complessivo di 2,4 miliardi di euro non avendo Gazprom, a causa dei problemi incontrati con la Bulgaria, intenzione di portarlo avanti. Le clausole di protezione coprono solo in parte le perdite e la rinuncia russa alla infrastruttura attraverso il Mar Nero ha lasciato le navi Saipem cariche di tubi pre-assemblati ed inutilizzati.

Nel maggio scorso, Gazprom ha rilevato la parte della società South Stream in mano agli investitori stranieri e ha decisamente cambiato strategia accelerando il progetto del gasdotto Turkish Stream, alternativo a South Stream e passante parte per il Mar Nero e parte per la Turchia. Per Saipem, già al lavoro in Russia e in Turchia e con commesse già avviate nel mare del Nord, si è visto un barlume di speranza e il Turkish Stream avrebbe potuto essere la via per nuovi contratti. Se non che, ieri, Gazprom ha cancellato improvvisamente un contratto con Saipem per la costruzione della prima linea del gasdotto lungo il Mar Nero a causa di una serie di difficoltà incontrate nel progetto. Tutto è tornato, quindi, in discussione e revenue per più di un miliardo di euro, con possibilità di nuove assegnazioni, sembrano diventate problematiche.

Gazprom non ha dato dettagli sulla decisione ma ha fatto intendere che avvierà nuovi contatti con altri potenziali aggiudicatari per costruire il gasdotto lungo la costa turca.

Oggi Saipem, concomitante al calo del petrolio, ha subito in borsa un crollo di oltre il 10% che mortifica ulteriormente l’andamento del titolo nell'ultimo anno. In questo periodo le azioni Saipem hanno perso oltre il 56% del valore, passando dai 19,15 euro per azione agli 8,30 euro dell'apertura di oggi, il minimo è stato toccato lo scorso 20 gennaio a 7,19 euro, poi c’è stata una timida risalita nel periodo marzo – maggio, in occasione dell’ingresso del nuovo management a guida dell’Ing. Stefano Cao, quando ha potuto toccare il massimo a 12,72 euro il 15 maggio. Le previsioni vedono un outlook che è diventato Negativo.
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