(Teleborsa) - Il governo del primo ministro greco Alexis
Tsipras ha chiesto un prestito di salvataggio di 53,5 miliardi di euro, per tre anni, in un estremo tentativo di mantenere il paese nell'euro zona.
In cambio, ha offerto un
pacchetto di riforme e tagli alla spesa, compresi i risparmi pensionistici e aumenti delle tasse, simile a quello presentata dai creditori il mese scorso. La proposta è stata inoltrata alle istituzioni europee ieri e sarà presentato al Parlamento greco nella giornata di oggi.
Le procedure sono impostate per discutere il pacchetto in un vertice dei leader europei domenica, dopo l’avallo del Parlamento greco, per finalizzare il discorso sull’ottenimento del lasciapassare europeo affinché la Grecia resti nell’euro, oppure le verrà indicata la strada per uscire dalla porta principale.
La Grecia ha offerto un pacchetto in linea con le richieste dei creditori, lo scorso 26 giugno, respinto però in sede
referendaria. Per non incagliarsi nuovamente Atene ha però chiesto in cambio che il suo debito a lungo termine sia più gestibile, per permetterle di recuperare il ritardo della sua economica devastata dalla crisi economica.
Non è ancora chiaro se la proposta sarà ritenuta sufficiente per concludere positivamente le trattative e trovare l’accordo con i creditori, in presenza di segnali di deterioramento economico, che vedono per il PIL greco una contrazione del 3% per il 2015.
"I greci, a quanto pare, sembrano aver fatto concessioni significative e accettato gran parte delle più recente proposte dei creditor”, ha detto Chris Scicluna, capo della ricerca economica presso la nipponica Daiwa Capital Markets. "Resta da vedere se i creditori vorranno ancora più austerità."