(Teleborsa) - Grossa crisi in casa
Mattel, e ancora una volta per colpa della
Barbie.
La bambola più famosa al mondo continua a perdere appeal sulle bambine, causando molti problemi al bilancio del primo produttore di giochi al mondo per vendite (
non più per utili, perché è stata spodestata da Lego).
La società americana ha chiuso il
secondo trimestre con una
perdita netta di 11,4 milioni di dollari, o 3 cent ad azione, a fronte dell'utile di 28,3 milioni, o 8 cent ad azione, dello stesso periodo dell'anno precedente. Il dato, comunque, risulta migliore delle attese degli analisti che erano per un rosso di 4 centesimi.
Deludono invece i
ricavi, scesi del 7% a 988,2 milioni di euro (995 milioni il consensus) soprattutto a causa del crollo di popolarità della
Barbie e della linea di prodotti ad essa connessa, le cui
vendite sono scese del 19%. Si tratta del s
ettimo trimestre consecutivo di cali a doppia cifra.
Molto meglio il brand di giochi per bambini in età pre-scolare
Fisher Price, i cui ricavi sono saliti del 2%. La performance migliore appartiene però al marchio Hot Wheels (+19%, +26% a cambi costanti).
A gennaio l'ennesima stangata sui conti di Mattel aveva portato all'
uscita di scena dell'Amministratore Delegato Bryan Stockton, sostituito da Christopher A. Sinclair.