(Teleborsa) - La Grecia compie un altro passo verso la concessione del
nuovo pacchetto di aiuti da 86 miliardi di euro.
Questa notte
il Parlamento ellenico ha approvato anche il secondo round di riforme necessarie per avviare i negoziati sul bailout con 230 voti a favore, 63 contrari, 5 astenuti e 2 assenti.
Il Premier Alexis Tsipras ha "guadagnato" il favore di due membri di Syriza che, in occasione del
via libera alle prime riforme, la scorsa settimana, avevano votato "no".
Tra questi figura l'
ex Ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, considerato uno dei membri di Syriza più radicali.
Le misure approvate ieri riguardano la
Giustizia e hanno come obiettivo principale lo
snellimento delle procedure giudiziali, con conseguente risparmio di miliardi di euro.
Inoltre la Grecia si è
allineata ad alcune normative dell'unione bancaria europea che
evitano che i contribuenti siano penalizzati dal salvataggio delle banche in difficoltà. In pratica, saranno innanzitutto gli azionisti e i correntisti dell'Istituto a "rimetterci" in caso di difficoltà dell'Istituto.
Ieri sera il Commissario agli affari economici e monetari
Pierre Moscovici si è detto soddisfatto dei progressi della Grecia assicurando che i
negoziati per la concessione del terzo bailout saranno
completati nella seconda metà di agosto.
Moscovici ha mostrato pazienza anche per quanto riguarda la decisione di Atene di rinviare la riforma del sistema pensionistico e l'aumento delle tasse agli agricoltori perché, ha spiegato, "quanto fatto finora basta a garantire la nuova linea di credito".
Per ora la Penisola ellenica può contare sul
prestito ponte da oltre 7 miliardi di euro che le ha permesso di
restituire 1,6 miliardi al Fondo Monetario Internazionale e 3,5 miliardi alla Banca Centrale Europea.
Le
nuove deadlines sono il
20 agosto, quando dovranno essere restituiti alla BCE altri 3,2 miliardi, e
settembre, quando andrà in scadenza un prestito dell'FMI da 1,5 miliardi.