(Teleborsa) -
Termina nel migliore dei modo la vertenza Whirlpool, uno dei pochissimi casi di
positiva conclusione delle trattative sindacali, con un vantaggio per tutti. La
firma dell'accordo azienda-sindacati-governo è stata posta stamattina a Palazzo Chigi, anche in presenza del Premier Matteo Renzi.
L'azienda, però, aveva molto margine su cui trattare, dato che non si parlava di una vera e propria crisi aziendale, come in altri casi, ma di una
rimodulazione della strategia di rilancio di un'azienda con molte potenzialità, tanto che
gli esuberi erano affiancati da un piano di investimento da 600 milioni.
Dopo insistenti e concitate trattative al Ministero dello Sviluppo, dove era stato aperto un tavolo,
la Whirlpool ha accettato di rivedere il piano e gli esuberi. Commentando l'intesa, il
Ministro Federica Guidi ha sottolineato che con la nuova intesa, l'Italia centrale torna al centro delle strategie del gruppo e consentirà di
"portare nel nostro Paese produzioni che oggi erano all'estero, facendo circa il 70% della ricerca in Italia".
Un grande
merito, secondo il Ministro ed i leader sindacali,
va ai lavoratori "che nei passaggi più complicati hanno tenuto i nervi saldi e sono rimasti attaccati al tavolo negoziale" ed
"anche all'azienda che ha migliorato il piano".