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Il tema dell'auto sbarca in Senato: tante idee per una rinascita del settore

Economia
Il tema dell'auto sbarca in Senato: tante idee per una rinascita del settore
(Teleborsa) - Il mercato dell'auto è in ripresa in Europa ed anche in Italia, ma ben lontano dall'evidenziare quei tassi di crescita necessari a rilanciare investimenti ed occupazione. Un ruolo centrale assumono gli incentivi per consolidare il ruolo centrale del settore ai fini della crescita. E' quanto emerso dal rapporto sul mercato automotive presentato oggi a Palazzo Madama.

Nel corso cdle convegno è emersa la necessità di interventi di politica industriale a favore di un "settore ad alto tasso diinnovazione", dove esiste una grande multinazionale come Fiat, divenuta settimo produttore mondiale dopo l'acquisizione di Chrysler. Secondo il presidente della commissione Industria Massimo Mucchetti, lo Stato dovrebbe investire in questo settore che rappresenta un "moltiplicatore di occupazione e di valore aggiunto e tecnologico”.

Al convegno al Senato è intervenuta anche Federauto, che sottolinea come siano necessari tre anni per rilanciare il settore dell'auto in Italia, che potrebbe registrare un ulteriore +23% (966 mila unità) senza gravare sulle risorse pubbliche. Quest'anno infatti il mercato dovrebbe registrare un altro +15% chiudendo a 1,5 milioni di veicoli, livello che lascia il Paese ai livelli di 30 anni fa (erano gli anni '80 quando l'Italia esprimeva questi numeri). Il piano firmato dall'associazione dei produttori di auto è incentrato sulla riduzione della pressione fiscale: un'aliquota Iva agevolata per i privati, con beneficio decrescente, potrebbe generare in un triennio 756 mila immatricolazioni aggiuntive, mentre il credito o deduzione d'imposta innescherebbe un'ulteriore domanda di 210 mila vetture delle partite IVA.

Secondo il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, occorre individuare "chiare priorià" per aumentare la competitività della filiera dell'automotive: incentivare la ricerca, favorire la modernizzazione delle competenze della filiera quanto a capitale umano, sostenere la nascita e il rafforzamento delle reti.






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