(Teleborsa) -
Prosegue la crociata del Premier Matteo Renzi per una riduzione della pressione fiscale,
dopo l'annuncio choc di una decina di giorni fa ruguardo l'abolizione della tassazione sulla casa.
Destinatari del suo discorso, questa volta, sono le
imprese, cui promette di
ridurre le tasse al 24% entro il 2017. Oggi, la tassazione sulle imprese è al 31,4%.
In caso si riuscisse a raggiungere questo obiettivo, l
'Italia si classificherebbe nell'Olimpo dei paesi con minor tassazione per le imprese, superando la
Germania e la
Francia che attualmente hanno una pressione del
30% e, per un soffio, anche la
Spagna, dove l'imposizione fiscale sulle imprese è del
25%.
L'annuncio di tasse minori per le imprese è arrivato ieri durante la conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, ma Renzi ha chiarito che la riduzione delle tasse non è un intervento a se stante, bensì fa parte di un unico disegno volto alla riduzione del debito pubblico.
Renzi ha chiarito che si punta ad una
riduzione della pressione fiscale in Italia di 50 miliardi in 5 anni, da effettuarsi con un mix di interventi:
il bonus di 80 euro, l'eliminazione del peso lavoro sull'IRAP, l'abolizione di TASI ed IMU e così via.