(Teleborsa) - Da
Burberry a
Ermenegildo Zegna,
Prada e
Jimmy Choo, i fornitori di beni di consumo più costosi al mondo, contano sui
ricchi sudafricani, pronti a spendere parte del loro reddito, in borse, abiti e altri beni voluttuari.
Gli operatori dei grandi marchi di lusso, sperano che il
Sud Africa replichi lo stesso mercato che fu Hong Kong lo scorso decennio, dove oggi le vendite sono in calo a causa del crollo della domanda proveniente dalla Cina.
Il numero dei ricchi in Africa è aumentato del 145% tra il 2000 e il 2014, a fronte di una media globale del 73%, come dimostra una rapporto redatto dalla società di ricerca
New World Wealth.
Eppure, solo in Sud Africa, la fiducia dei consumatori è scesa al minimo degli ultimi 14 anni nel secondo trimestre di quest'anno, colpito da frequenti black out e dall’aumento dei prezzi dei carburanti, che hanno pesato sull'economia.