(Teleborsa) - La Swiss National Bank non ha alcuna intenzione di modificare la propria politica monetaria perché l'attuale livello di tassi - negativi sta producendo gli effetti sperati, ossia l'indebolimento del franco svizzero, che comunque resta ampiamente sopravvalutato.
Lo ha dichiarato il Vice Presidente dell'Istituto Centrale elvetico,
Fritz Zurbruegg, in una intervista al
Finanz und Wirtschaft.
Il banchiere ha rilevato che la situazione sui mercati valutari resta complessa dopo l'
inattesa decisione della SNB di rimuovere il cap sull'euro, ma il recente deprezzamento della valuta rossocrociata conferma la mossa si sta rivelando corretta.
Grazie al venir meno delle tensioni sulla Grecia e ai positivi segnali giunti dall'economia dell'Eurozona, principale destinataria dell'export svizzero, negli ultimi giorni il franco è sceso sotto gli 1,70 euro, tornando sui livelli di marzo.
Il Comitato di politica monetaria della Banca Centrale elvetica tornerà a riunirsi il prossimo 17 settembre. Alla luce delle dichiarazioni di Zurbruegg sembra scontato lo status quo in materia di tassi.