(Teleborsa) - Nuove deludenti statistiche rafforzano i timori per un marcato pit-stop della locomotiva Cina.
A luglio, fa sapere il
National Bureau of Statistics, la
produzione industriale è aumentata del 6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, risultando però in rallentamento rispetto al +6,8% messo a segno a giugno e al di sotto delle stime degli analisti.
Sempre a luglio, le
vendite al dettaglio sono salite del 10,5% annuo, risultando anche in questo caso in rallentamento, seppur di poco, rispetto al +10,6% del mese precedente e del consensus.
Gli
investimenti in capitale fisso, altro importante indicatore economico, sono infine cresciuti dell'11,2% nei primi sette mesi dell'anno. A giugno avevano messo a segno un +11,4%. Il mercato attendeva un incremento dell'11,5%.
Questi numeri vanno ad aggiungersi a
quelli diffusi nel fine settimana, in particolare alle
statistiche sull'export. Numeri che hanno convinto la Banca Centrale cinese ad attuare una
massiccia svalutazione dello yuan.