(Teleborsa) - Anche l'economia indiana rallenta il passo deludendo le attese degli analisti.
Il
Central Statistics Office ha riferito che nel
trimestre aprile-giugno (che in India corrisponde al
primo trimestre fiscale) il
PIL ha registrato un i
ncremento del 7%, inferiore al +7,5% messo a segno nei tre mesi precedenti, a causa della
decelerazione dell'industria, dei servizi, del comparto manifatturiero e della produzione agricola.
Il Gross Value Added (Valore Aggiunto Lordo), un nuovo concetto introdotto dal Governo per misurare l'attività economica, ha segnato invece un incremento del 7,1%, anche in questo caso inferiore al 7,4% dell'anno precedente.
Secondo gli analisti, che stimavano una crescita più robusta, questa performance potrebbe indurre la Banca Centrale indiana a considerare un nuovo taglio dei tassi di interesse dopo l'
aggiustamento al ribasso operato a inizio estate.
Recentemente
Moody's aveva rivisto le aspettative sul PIL del primo trimestre fiscale a causa delle condizioni climatiche inusuali.
Da rilevare che i
timori per un rallentamento dell'economia cinese hanno impattato negativamente anche sulla finanza indiana. La
Borsa di Mumbai ha perso molto terreno mentre la rupia si è portata ai minimi di due anni. Cosa che la scorsa settimana ha spinto il Governatore della Reserve Bank of India,
Raghuram Rajan, ad annunciare di essere
pronto a utilizzare le riserve di valuta estera per ridurre la volatilità sulla rupia.