(Teleborsa) -
L'economia giapponese si è contratta meno di quanto indicato inizialmente a causa della variazione delle scorte, che ha portato ad una revisione al rialzo del PIL del 2° trimestre.
Secondo l'Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese,
il PIL del secondo trimestre è sceso dell'1,2% tendenziale
rispetto all'1,6% indicato nella stima preliminare. Il dato è nettamente
migliore delle attese, che indicavano un calo più forte dell'1,8%.
Anche su base trimestrale il Prodotto Interno Lordo ha registrato una revisione al rialzo a -0,3% dal -0,4% della prima lettura. A frenare la caduta del prodotto interno lordo è stata soprattutto la variazione delle scorte, che ha in parte compensato la
debolezza degli investimenti interni, la domanda interna stagnante ed un export in frenata. In un altro report, pubblicato sempre oggi dal Ministero delle Finanze giapponese, emerge che il
surplus delle partite correnti nipponico è balzato ai massimi degli ultimi 5 anni a 1.808 miliardi di yen, proprio grazie all'impulso che la debolezza della valuta locale ha dato ai flussi di investimenti dall'estero.