Facebook Pixel
Milano 3-mag
33.629,21 -0,32%
Nasdaq 3-mag
17.890,79 +1,99%
Dow Jones 3-mag
38.675,68 +1,18%
Londra 3-mag
8.213,49 +0,51%
Francoforte 3-mag
18.001,6 +0,59%

Cina, l'inflazione sale ma non abbastanza

Economia
Cina, l'inflazione sale ma non abbastanza
(Teleborsa) - Cresce l'inflazione nel mese di agosto in Cina allontanando così lo spettro deflazione. I prezzi al consumo cinesi hanno raggiunto il 2% contro l'1,6% di luglio. Le stime degli analisti erano per un recupero fino all'1,9%. A spingere i prezzi la componente dei prodotti alimentari e in particolare la carne di maiale (+19,6%). I prezzi degli alimentari sono aumentati lo scorso mese del 3,7%. Esclusi gli alimentari l'inflazione è rimasta stabile all'1,1%.

Lo ha annunciato National Bureau of Statistics (Nbs) sottolineando che si tratta del livello più alto in un anno. L'ufficio di statistica ha rilevato inoltre un crollo dei prezzi alla produzione del 5,9% in agosto dopo il -5,4% registrato a luglio. Si tratta del 42esimo calo consecutivo e il più forte da settembre 2009. Le stime di consensus erano per una discesa del 5,4%.

La ripresa dell'inflazione, salita ai massimi da 13 mesi, secondo gli economisti, probabilmente non sarà sufficiente a far cambiare la politica monetaria della banca centrale di Pechino, soprattutto alla luce dei prezzi alla produzione che mostrano ancora un quadro deflazionistico. Per gli addetti ai lavori, dunque, l'istituto centrale cinese dovrebbe mantenere un allentamento della politica monetaria per tutto l'anno.

Per sostenere l'economia, la banca centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse di riferimento cinque volte da novembre e iniettato fondi nel sistema bancario per contribuire ad aumentare i prestiti. Il governo di Pechino ha anche incrementato la spesa per i progetti di infrastrutture, offerto più agevolazioni fiscali per le imprese e permesso ai governi locali di emettere più debito nel tentativo di contribuire a rafforzare la loro spesa.
Condividi
```