(Teleborsa) -
Un sito su tre, classificati come patrimonio naturale, sono a rischio di esplorazione per i combustibili fossili e minerari. Lo rivela una relazione redatta dal
WWF.
Lo scorso anno i siti a rischio esplorazione erano 1 su 4 e sono selezionati per la loro importanza a livello mondiale. Sono riserve naturali con caratteristiche uniche, come la
Grande Barriera Corallina in Australia.
Alcuni sono ambienti per specie animali in via di estinzione, come i gorilla di montagna, leopardi delle nevi e balene. Fra quelli elencati a rischio, vi sono il
Virunga National Park, in Congo, il
Parco del lago Malawi, la
riserva Selous in Tanzania, quella canadese del
Wood Buffalo National Park e il
delta del Danubio in Romania.
Tutti insieme questi siti classificati come patrimonio naturale mondiale, coprono attualmente meno dell'1% del pianeta, ma il numero è destinato ad aumentare e il maggior numero di questi sono in aree che potrebbero essere aperte all'estrazione di petrolio, gas e scavati per attivare delle miniere, come cita il rapporto del WWF.