(Teleborsa) -
Wall Street avvia gli scambi in pesante ribasso, a causa del
Job Report americano, risultato molto deludente., che ha evidenziato una crescita di appena 142 mila positi di lavoro ed ha rivisto al ribasso anche il dato debole di agosto.
Il mercato americano sconta soprattutto i
timori sui riflessi che il rallentamento delle economie Emergenti sta producendo su quelle avanzate, soprattutto quella statunitense, che vantava tassi di crescita sostenuti ed una ripresa florida del mercato del lavoro. Invece, da alcuni mesi la situazione è cambiata ed ora
sta preoccupando anche la Fed.
Se un dato occupazionale negativo, da un lato,
allontana la possibilità di un aumento dei tassi di interesse, fattore sempre positivo per i mercati, dall'altro, ripropone il
rischio di una nuova e profonda recessione globale.
Nel frattempo, il dollaro ha risposto all'uscita del dato con un massiccio deprezzamento, spingendo l'euro in rialzo dello 0,92% a 1,1293 USD.
Nel frattempo, il
Dow Jones ha aperto in ribasso dello 0,64%; sulla stessa linea l'
indice S&P-500, che avvia la giornata a 1.895 punti (-1,49%), mentre il
Nasdaq 100 perde l'1,5%.
Giornata da dimenticare per tutte le Blue Chip del Dow Jones, che mostrano una performance negativa. I più forti ribassi si registrano per
JP Morgan, che mostra un forte calo del 2,97%. Lettera anche su
Goldman Sachs, che riporta un importante calo del 2,49%.
Sotto pressione
Visa, che accusa un calo dell'1,89%.
Scivola
IBM, con un netto svantaggio dell'1,79%.