(Teleborsa) -
L’epilogo del summit tra Gran Bretagna e Cina, osteggiato peraltro da esponenti dell’economia britannica, è stato la firma di un deal, cioè di un
accordo economico, da quasi 55 miliardi di euro che, a detta di Cameron, renderebbe Pechino l’esclusivo socio in affari di Londra.
"Questo accordo significa per la Gran Bretagna, posti di lavoro, risorse e sicurezza nel futuro", ha dichiarato
Cameron alla fine del summit anglo-cinese, chiuso ufficialmente ieri.
Il primo ministro britannico si è detto
determinato a costruire un rapporto forte con la Cina, che risale al 2007, quando i due paesi promisero reciprocamente di coltivare e sviluppare i legami tra le due nazioni.
"Le offerte che sono state fatte durante questa visita rafforzano una partnership già solida”, ha ribadito Cameron. "Questa visita sta a significare la
volontà di sostenerci a vicenda, per assicurare la crescita e i posti di lavoro che entrambi vogliamo”.
Tra gli accordi firmati ieri, figurano anche
investimenti per la casa automobilistica cinese Geely, che possiede la compagnia
London Taxi, al fine di costruire una nuova flotta con emissioni nocive “zero”. Un altro accordo, sempre nel settore automobilistico, prevede che
Aston Martin accetti aiuti da China Equity per sviluppare congiuntamente la vettura sportiva, a marchio inglese, Rapide S.
Sinergie su larga scala interesseranno anche la divisione dei motori per aerei di Rolls Royce, con un accordo firmato che vale quasi 2 miliardi di euro.