(Teleborsa) - La ripresa in Italia stenta ad assumere maggiore dinamicità. Le famiglie, seppure
orientate all'ottimismo, continuano ad essere vincolate da
dinamiche reddituali in crescita contenuta.
E' ciò che emerge dal
report di settembre dell'indicatore dei
Consumi Confcommercio (ICC) calato dello 0,1% rispetto ad agosto, condizionato da una
stabilità della domanda relativa ai servizi e da un
lieve ridimensionamento della domanda dei beni (-0,1%). L'ICC è, invece, cresciuto dell'1,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La stima per il mese di agosto, sottolinea l'
Ufficio Studi Confcommercio, è stata rivista al rialzo (da -0,3% a -0,1% rispetto a luglio).
L'unico rialzo ha interessato la
domanda per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,5%), che evidenziano un
risultato migliore rispetto al mese precedente. Rimane
stabile la domanda per gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa, dopo il modesto incremento di agosto; la tendenza alla stabilizzazione ha interessato anche la domanda di
prodotti per l'abbigliamento e le calzature, che ad agosto aveva fatto registrare una modesta crescita, e la
spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi.
In flessione la domanda dei
beni e servizi per la casa (-0,4%), evoluzione determinata, come già accaduto ad agosto, dalla minore domanda di energia da parte delle famiglie. Una
riduzione, in linea con il risultato di agosto ha interessato la domanda per i beni e i
servizi per la mobilità (-0,2%) determinata dal
minor consumo di carburanti a fronte di un buon andamento delle vendite di auto ai privati.