(Teleborsa) - Segnali contrastanti giungono dalle principali Borse asiatiche, nonostante la rinnovata euforia della
borsa di Tokyo sostenuta da uno yen debole. L'indice Nikkei ha terminato le contrattazioni con un incremento dell'1% a 19.116,41 punti, già ben intonato la vigilia grazie alla maxi IPO di Japan Post.
Sul listino nipponico, la debolezza della moneta giapponese ha sostenuto soprattutto i titoli legati all'export. Il più ampio indice Topix è salito dell'1% a 1.555,10 punti.
Ieri hanno debuttato i tre colossi dell'universo Poste, ossia Japan Post Bank, Japan Post Insurance e Japan Post Holding, in quella che è diventata l'Offerta pubblica iniziale più grande dal debutto di Alibaba, nel 2014.
Tra le Borse già chiuse,
Seul ha messo a segno un guadagno dell'1,20%. Limature per
Taiwan -0,08%.
Miste le altre piazze asiatiche ancora in contrattazione:
Hong Kong sale appena dello 0,08% mentre
Shanghai vola dell'1,83%, che beneficia ancora dell'outlook più che ottimista del Presidente Xi Jinping.
Giù
Singapore che cede dello 0,32% e
Jakarta dello 0,53%. Frazionalmente positiva
Kuala Lumpur che segna un +0,27%.
Bangkok lima 0,07%.