(Teleborsa) -
Saras torna in utile nei primi nove mesi dell'anno grazie al forte aumento dei margini e nonostante il calo dei ricavi.
La società di raffinazione ha riportato un
risultato netto di 276,7 milioni di euro, a fronte del rosso di 126,7 milioni messo a bilancio nello stesso periodo dell'anno precedente, grazie all'ottima performance del segmento raffinazione "che
ha saputo concretizzare nel migliore dei modi il favorevole contesto di mercato, lavorando a pieno regime di carica (+19% rispetto ai primi nove mesi del 2014) e realizzando un margine operativo ampiamente superiore rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio", spiega il Gruppo in una nota.
L'
Ebit torna positiva per 371,4 milioni rispetto al precedente passivo di 151,8 milioni, l'
Ebitda si porta fino a 561,9 milioni dal precedente risultato negativo di 3,9 milioni di euro.
I
ricavi hanno segnato invece un calo del 17% attestandosi a quota 6,670 miliardi di euro in scia alla flessione delle quotazioni petrolifere.
"Guardando avanti, nel mercato del grezzo si conferma un’ampia disponibilità, in particolare per le tipologie più complesse da lavorare, che la nostra raffineria è in grado di sfruttare con ottimi risultati" si legge nel comunicato che accompagna il bilancio.
Dal punto di vista degli assetti societari, inoltre, Saras registra " l’interesse di un qualificato gruppo di investitori internazionali che, a metà ottobre, ha rilevato da Rosneft circa il 9% del capitale sociale di Saras".
In questo momento le azioni
Saras avanzano dello 0,84% a Piazza Affari.