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Scoperta sconvolgente: "l'olio non era extravergine". Indagate sette aziende nazionali

Il procuratore Raffaele Guariniello ha accusato di frode sette grandi case italiane produttrici di olio per la vendita di un olio non extravergine ma di categoria 2

Economia
Scoperta sconvolgente: "l'olio non era extravergine". Indagate sette aziende nazionali
(Teleborsa) - Scoppia la bufera nel settore delle aziende olearie. Il procuratore Raffaele Guariniello ha accusato di frode sette grandi case italiane produttrici di olio, dopo le analisi effettuate dai carabinieri dei Nas che hanno scoperto la vendita nei supermercato di un olio non extravergine ma di categoria 2, ossia vergine.

L'indagine è scattata a seguito di alcune segnalazioni arrivate da un periodico specializzato in alimenti, dimostrando la commercializzazione di un olio molto meno pregiato e costoso di quanto si millantava.

Indagati sette rappresentanti legali delle aziende olearie coinvolte. Si parla di Carapelli, Santa Sabina, Bertolli, Coricelli, Sasso, Primadonna (confezionato per la Lidl) e Antica Badia (per Eurospin)", tutti oli prodotti in Toscana, Abruzzo e Liguria.

"Seguiamo con attenzione l'evoluzione delle indagini della Procura di Torino, perché è fondamentale tutelare un settore strategico come quello dell'olio d'oliva italiano", ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, aggiungendo di aver "rafforzato i controlli, soprattutto in considerazione della scorsa annata olearia che è stata tra le più complicate degli ultimi anni. Nel 2014 il nostro Ispettorato repressione frodi ha portato avanti oltre 6 mila controlli sul comparto, con sequestri per 10 milioni di euro. È importante ora fare chiarezza per tutelare i consumatori e migliaia di aziende oneste impegnate oggi nella nuova campagna di produzione", ha concluso il ministro.
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