(Teleborsa) - Due giorni per fare il punto sulla situazione del mercato immobiliare e sulle possibilità di sviluppo. Questo il
tema dell’assemblea di metà mandato di FIAIP,
Federazione Agenti Immobiliari Professionali, che si è svolta al
Palazzo dei congressi a Firenze. In un intervista con il
presidente nazionale FIAIP,
Paolo Righi, abbiamo affrontato ed approfondito alcuni temi trattati durante lo stesso evento.
Abbiamo chiesto al presidente cosa riguarderà l’accordo di collaborazione che nei prossimi mesi nascerà tra Federazione Agenti immobiliari e Anci (volto a favorire il rilancio del mercato immobiliare)
La collaborazione opererà essenzialmente su
due direttrici, da un lato la consulenza agli Enti locali sull’individuazione di determinate zone da riconvertire o sulla valorizzazione di certe aree, l’altra incentrata sul rapporto con la collettività. "Siamo i primi che percepiscono il momento della crisi o quello della ripresa,
possiamo essere utili alla collettività in questo modo e quindi con il vice presidente Matteo Ricci (ANCI), stiamo, lavorando ad un accordo in questo senso".
Approfittando del presidente Righi abbiamo chiesto come le misure della
legge di stabilità incideranno sul mercato immobiliare:
"Anche oggi alla nostra assemblea,
abbiamo ringraziato il governo perché questa volta ha davvero '
cambiato verso' sulla casa" ha sottolineato Righi, ricordando che, dal 2011 ad oggi, la tassazione sulle proprietà immobiliari è cresciuta di più del 170% e che un segnale importante dell’abolizione della tassa sulla prima casa è quello di
eliminare il concetto di “patrimoniale” facendo venir meno le imposte su un bene che non produce reddito. Il Presidente ha però sollecitato il governo ad attuare una
ulteriore riduzione delle tasse sulla casa, compatibilmente con i conti pubblici.
In merito all’emergere di eventuali novità sulla "battaglia fra FIAIP e banche", Righi ha ricordato che se ne è parlato in questi due giorni, trovando momenti di riflessione grazie alla presenza di alcune banche all’assemblea. Gli istituti coinvolti si sono
mostrati disponibili ad
avviare un confronto per delineare una linea di demarcazione fra competenze bancarie e settore immobiliare.